Pubblichiamo la prima testimonianza. Ci arriva da A.B. ed è datata marzo 2001.
Si avvicinava il compleanno di un caro collega e, come di consueto in ufficio, qualcuno prende l'iniziativa e spedisce un email a un gruppo consistente di colleghi-amici e proporre una colletta per l'acquisto di un regalo in comitiva.
Anche quella volta mi feci carico dell'iniziativa: scrissi il testo, breve e conciso, ricordando che il 18 marzo ricorreva il compleanno del nostro amico e collega, invitando chi avesse qualche idea regalo di proporre senza remore e specificando la quota di partecipazione e la data di scadenza della colletta.
Il tutto da inviare ad una ventina di destinatari in cc, in modo che ognuno avesse chiaro chi fosse coinvolto nell'operazione (essendo circa 900 dipendenti è impossibile che tutti ci si conosca...).
Priama dell'invio, rilessi bene il testo tralasciando, però, di ricontrollare i destinatari.
Invio.
Dopo qualche minuto cominciarono ad arrivare le adesioni, via email.
Anche quella del diretto interessato, il festeggiato, in cc a tutti i destinatari:
"Devo metterli anch'io i soldi?"
Lessi, staccai gli occhi dal monitor e mi guardai in giro. L'open space era un tripudio di risate sparse in varie postazioni. Ricevetti molti... "complimenti" ed andammo avanti comunque nell'operazione regalo.
Comunque, ancora oggi, con l'amico-collega ricordiamo ogni tanto questo episodio come un bel ricordo dei tempi passati e ci ridiamo ancora...
E' vero, come in tante occasioni, anche con la posta elettronica capita qualche gaffe quando non ci si pensa due volte prima di inviare e in questo caso è andata bene...
Sinceramene, però, mi sono chiesta se poi, alla resa dei conti, sia davvero così negativo non pensarci su due volte.
Magari, quello che avremmo sempre voluto dire a qualcuno ed abbiamo sempre indugiato, con un click veloce, arriva a destinazione prima che abbiamo il tempo di pentircene
e di pensarci troppo perdendo l'attimo...
domenica 27 aprile 2008
domenica 19 agosto 2007
Prima di mandare una e-mail, lasciala per un po' nel cassetto
Per molti di noi è diventata una normalissima forma di comunicazione. Tanto normale che a volte sottovalutiamo la sua importanza. Lo hanno dovuto imparare a loro spese coloro che hanno incontrato qualche problema in seguito a un invio troppo affrettato. Ma c’è anche chi è stato licenziato per via di una risposta non meditata. Lo raccontano David Shipley (giornalista del New York Times) e Will Scwhalbe (responsabile della casa editrice Hyperion book) nel libro Send: The Essential Guide to e-mail for Office and Home (Alfred A. Knopf, New York, aprile 2007, 247 pagine, 19.95 dollari). Il volume (non ancora tradotto in italiano) raccoglie le testimonianze e le confessioni registrate in www.thinkbeforeyousend.com (ovvero: pensa, prima di inviare) sito che continua a ospitare i contributi di chi ha vissuto esperienze degne di nota (in positivo e in negativo) con la posta elettronica. Secondo i due autori, durante la stesura di una comunicazione elettronica, il nostro cervello sarebbe vittima di uno stato di sospensione della consapevolezza della comunicazione.
[SEGUE...]
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sabato 18 agosto 2007
Arrivano i primi messaggi.
Abbiamo ricevuto i primi due contributi al progetto PRIMA DI SPEDIRE: sono le descrizioni di episodi legati a banali errori nell'uso della posta elettronica, in particolare all'impiego del Cc. Attendiamo di riceverne altri prima di iniziare a pubblicare qualche estratto sul blog. La nostra intenzione è quella di raccogliere un alto numero di testimonianze prima di decidere in che forma rendere pubblici i risultati della ricerca. L'ingrediente essenziale è la partecipazione degli utenti della rete Internet. Scriveteci!!!
martedì 14 agosto 2007
Prima di spedire...
Prima di spedire... Prima di spedire: rileggi il testo, ricontrolla Subject, destinatari e Cc. Ma pensa anche a chi lo leggerà subito e a chi lo leggerà a distanza di tempo e ricordati che il testo può circolare e riaffiorare anche dopo che le condizioni che ti hanno spinto a scriverlo saranno mutate... Insomma: prima di spedire: pensa!
Se non l'hai fatto e ti è capitato un episodio buffo o drammatico o seccante non hai che da segnalarcelo, indicando se vuoi che compaia sul blog con o senza riferimenti precisi. Grazie
Se non l'hai fatto e ti è capitato un episodio buffo o drammatico o seccante non hai che da segnalarcelo, indicando se vuoi che compaia sul blog con o senza riferimenti precisi. Grazie
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